Dopo due anni di attesa nella giornata di ieri è arrivato il decreto della direzione generale "Incentivi alle imprese", del Ministero dello Sviluppo economico, che sblocca il finanziamento per il progetto Teverola 2 della FIB S.p.A. (controllata del gruppo Seri industrial) con 417 milioni di contributi a fondo perduto a valere sul Fondo IPCEI.


La crisi del motore endotermico, con Bosch e Marelli che da sole lasciano sul campo 1.250 posti di lavoro, è solo una faccia della medaglia dell’automotive. L’altra, meno visibile, è fatta di aziende che crescono e assumono. Puntando sullo sviluppo della mobilità elettrica. «Dalla mappatura che stiamo portando avanti della filiera della mobilità elettrica, emerge chiaramente che già tanta imprese occupano numerosi spazi della catena del valore anche con prodotti d’eccellenza sul mercato internazionale — dice Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, associazione delle imprese del settore —. Quello che manca è da una parte un’azione di politica industriale che le metta a sistema e crei delle vere e proprie filiere complete e dall’altra parte degli obiettivi chiari a livello politico che individuino la direzione di decarbonizzazione che l’elettrificazione della mobilità determinerebbe».


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